Le varianti genetiche del recettore C5L2, noto per il suo ruolo nei processi metabolici e infiammatori, potrebbero contribuire al rischio di cardiopatia ischemica nei pazienti con diabete di tipo 2. È quanto emerge da uno studio caso-controllo pubblicato su Frontiers in Cardiovascular Medicine, condotto…
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Quotidiano Cardiologia
Anomalie ecocardiografiche frequenti nel diabete di tipo 1
In una coorte di pazienti con diabete di tipo 1, più di un terzo ha mostrato alterazioni ecocardiografiche, con una prevalenza particolarmente elevata di anomalie strutturali e disfunzione diastolica ventricolare. Lo rivela uno studio pubblicato su Cardiovascular Diabetology, che ha analizzato i fattori associati…
LeggiRapporto neutrofili-linfociti predittivo di eventi avversi dopo PCI
Il rapporto neutrofili-linfociti (NLR), indice infiammatorio facilmente misurabile, si conferma un importante predittore prognostico nei pazienti con coronaropatia sottoposti a intervento coronarico percutaneo (PCI). Uno studio retrospettivo pubblicato sull’European Journal of Preventive Cardiology ha evidenziato come valori elevati di NLR al basale siano associati…
LeggiTestosterone e diabete: meno danni renali e cardiovascolari nei pazienti trattati
Nel più ampio studio osservazionale condotto finora su questo tema, la terapia con testosterone si è dimostrata associata a una significativa riduzione del rischio di danno renale acuto, insufficienza renale terminale e principali eventi cardiovascolari in uomini con diabete e ipogonadismo. Lo studio, pubblicato…
LeggiFormare i cardiologi: il ruolo della ricerca di base
Un documento recentemente pubblicato sull’European Heart Journal affronta la necessità di rafforzare l’educazione scientifica e la formazione alla ricerca di base per le nuove generazioni di cardiologi. Il lavoro sottolinea come i rapidi progressi della biologia molecolare e cellulare, insieme alle nuove tecniche multi-omiche,…
LeggiAttività fisica ridotta nei pazienti con cardiomiopatia ipertrofica e impatto sulla qualità di vita
Uno studio pubblicato su Heart ha evidenziato come i pazienti affetti da cardiomiopatia ipertrofica (HCM) presentino livelli significativamente inferiori di attività fisica rispetto a soggetti geneticamente positivi ma fenotipicamente negativi (G+/P−), e che tale riduzione si associ a una peggiore qualità di vita. La…
LeggiPunteggio METS-IR predice il rischio di ictus nella sindrome CKM
Un nuovo studio pubblicato su Cardiovascular Diabetology evidenzia il ruolo del punteggio metabolico per la resistenza insulinica (METS-IR) come possibile strumento predittivo per l’ictus nei pazienti affetti da sindrome cardiovascolare-renale-metabolica (CKM), nelle fasi iniziali (stadi 0–3). La sindrome CKM, che integra disturbi metabolici, malattie…
LeggiECG da sforzo può escludere con buona affidabilità la malattia del tronco comune
Un recente studio pubblicato su Frontiers in Cardiovascular Medicine ha analizzato il potenziale dell’elettrocardiogramma da sforzo (ECG-EST) nel rilevare o escludere la presenza di una stenosi significativa del tronco comune (left main, LM) della coronaria sinistra, una condizione associata a un rischio cardiovascolare elevato.…
LeggiIdentificati i fattori associati a CRP elevata nei pazienti con malattia aterosclerotica
Un’ampia analisi trasversale pubblicata sull’European Journal of Preventive Cardiology ha identificato i principali fattori associati a livelli elevati di proteina C-reattiva ad alta sensibilità (hsCRP) nei pazienti affetti da malattia cardiovascolare aterosclerotica (ASCVD). Poiché hsCRP è un marcatore infiammatorio chiave coinvolto nei meccanismi a…
LeggiAI e risonanza magnetica rivelano nuovi predittori cardiometabolici
Uno studio prospettico pubblicato su Annals of Internal Medicine ha dimostrato che le misurazioni della composizione corporea (BC) ottenute tramite risonanza magnetica (MRI) e analizzate con intelligenza artificiale (AI) possono fornire indicazioni prognostiche più raffinate sul rischio cardiometabolico rispetto agli indici antropometrici tradizionali, come…
LeggiSotatercept riduce il rischio di peggioramento precoce nell’ipertensione polmonare
Un nuovo studio pubblicato su The New England Journal of Medicine conferma l’efficacia del sotatercept nel ridurre significativamente il rischio di peggioramento clinico nei pazienti adulti con ipertensione arteriosa polmonare (PAH) diagnosticata da meno di un anno. Il sotatercept, un inibitore del segnale dell’activina,…
LeggiPrevenzione cardiovascolare: fino all’82% dei casi evitabili con strategie su misura
Un recente studio pubblicato su Frontiers in Cardiovascular Medicine evidenzia il potenziale impatto di un approccio personalizzato nella prevenzione delle malattie cardiovascolari (CVD), mostrando che fino all’82% dei casi potrebbe essere evitato attraverso un’adeguata gestione di specifici pattern di stile di vita. La ricerca,…
LeggiLevodopa non migliora il recupero motorio dopo ictus acuto
In uno studio clinico randomizzato pubblicato su JAMA, l’aggiunta di levodopa alla riabilitazione standard non ha mostrato benefici significativi nel recupero motorio di pazienti colpiti da ictus acuto. Nonostante l’interesse scientifico per il potenziale effetto della levodopa sulla neuroplasticità e il recupero motorio, i…
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